Ho studiato a cagliari ma
non l'ho mai vissuta seriamente. Non ne ho mai assaporato identità e
tradizioni. Non mi sono mai accorta che aveva un ricco potenziale
umano!
Persone diversissime con esperienze originali, stravaganti,
culturalmente ricche e vicine alle proprie radici di sardità!
Persone, ma soprattutto DONNE uniche, che hanno scelto di essere loro
stesse, mamme, professioniste, anche con qualche kg di troppo ma sempre
superfemminili.
A cagliari mi è molto più
semplice vedere che ci possono essere altre alternative di vita,
distanti da ciò che ci dice di essere la società, dalle tappe che,
obbligatoriamente, dobbiamo percorrere per sentirci realizzate.
Altri modi di essere donna.
Prendo spunto da un
giorno a cagliari (non ci andavo da un anno) per scrivere questo
post.
Ho respirato tanta
femminilità, tanta BELLEZZA oltre i classici canoni fisici.
Questa bellezza però
l'ho vista solo io, le donne di cui parlo non ne sono più
consapevoli ! O meglio, non come prima!
Mi riferiscono al fatto
che molte DONNE, si dimenticano di esserlo, non danno più spazio a
tutto ciò che le rendeva tali. Si concentrano solo sul fatto di
essere mamme.
E che mamme!!
Accoglienti, premurose, mai severe ma al tempo stesso autorevoli e
capaci di trasmettere valori e interessi positivi senza imporli, ma
proponendoli con garbo e delicatezza.
La donna però dov'è??
emerge solo la mamma che DEVE essere sempre presente e disponibile
per gli altri! E per lei che fa?
Per troppo tempo non fa
quello che la fa star bene, per troppo tempo non si prende cura di
se, della sua forma fisica, della sua femminilità che risulta un po'
opaca!
Non ha più tempo di
nutrire la sua bellissima anima.
E' troppo che non si
concede di piacersi ed apprezzarsi veramente. E' troppo che non si
concede PIACERE, in tutti i modi che prima conosceva bene.
E' vero, noi donne
l'abbiamo nel dna: siamo accoglienti e aperte all'altro per natura!
Per essere serene e soddisfatte spesso pensiamo prima al benessere
dell'altro, poi al nostro. Prima il figlio, il compagno, le
amiche...poi ci siamo noi. Deleghiamo all'altro il nostro benessere e
non lo mettiamo nella condizione di essere autonomo per soddisfare i
suoi bisogni.
E le nostre esigenze chi
le accoglie? Addirittura in alcuni casi ci giudichiamo Perché
sentiamo di averle. Sentiamo di avere il bisogno di sentirci più
belle, rilassate, con meno carico di lavoro. Sentiamo il bisogno di
provare piacere.
Ma siamo così poco
abituate a soddisfarlo e a fare esperienze appaganti e arricchenti
che non ci fermiamo per poterne fare esperienza e ignoriamo ciò che stiamo sentendo.
Metterci all'ultimo posto
però, a lungo andare diventa frustrante e “pericoloso” . Siamo
così scariche che emergono disagi fisici, siamo sempre stanche, mal
di testa, ma di stomaco, non teniamo più sotto controllo la fame o
il peso.
Siamo così scariche che
non riusciamo più ad accogliere l'altro, a dargli qualcosa di bello.
Le richieste esterne sono
così tante che è impensabile pensare di soddisfarle tutte. Così',
come se non bastasse ci sentiamo pure in colpa Perché non siamo
brave, non siamo concentrate.
Ho usato il plurale
Perché mi ci metto anche io. Anche io, come donna posso provare
tutto ciò.
Ma questi meccanismi li
riconosco e faccio in modo di rimettermi al centro, di rispettarmi ed
accogliere ogni mia esigenza.
E la cosa più bella è
quando mi accorgo di essere diventata brava e di riuscire a
trasmetterlo pure alle Donne che vengono da me in studio o che
incontro nelle consulenze de La Valigia Rossa.
Trasmetto questo valore
positivo: prendendoci cura di noi ci prendiamo cura anche degli
altri.
Ed è meraviglioso quando
le donne che seguo nei percorsi di counseling psicologico si sentono nuovamente autorizzate ad amarsi, non
solo in quanto mamme ma in quanto portatrici di tanti altri pregi e
bisogni che è importante soddisfare.
Perdere qualche chilo?
Dedicarsi di più all'attività fisica o ad altre attività
rilassanti? Dire di no ad amiche troppo pretenziose che ci fanno
sentire non adeguate perché non perennemente disponibili?? Godere di
più con il proprio uomo o concedersi piacere da sole?? Vivere la sessualità in modo sempre più consapevole?
Tutte azioni collegate ad un unico obiettivo: riappropriarsi della femminilità in tutto e per tutto! Partire con queste piccole azioni per conciliare maternità e sessualità.
Tutti obiettivi
realizzabili e verificabili direttamente.
E allora dico grazie alle
Donne che ho incontrato questo fine settimana, ad una in particolare!
Grazie Perché so che
riuscirà ad essere orgogliosa di sé non solo perché è mamma ma perché è donna, portatrice di femminilità in tante forme.
Espressione di sessualità presente e consapevole. Sensazione che provo anche io soprattutto quando indosso le palline vaginali per il mio pavimento pelvico;-) La avverto la mia sessualità e sono fiera di poterla esprimere.
Grazie Perché mi ha
fatto capire quanto importante e utile sia il mio lavoro:-)