Benessere Psicologico

Tutti noi abbiamo diritto, secondo l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) di sentirci a nostro agio nella nostra vita.
Secondo l'OMS per BENESSERE PSICOLOGICO si intende quello stato nel quale la persona riesce a sfruttare tutte le sue potenzialità per rispondere alle esigenze della vita quotidiana e a mantenere delle relazioni piene e soddisfacenti, adattandosi alle difficoltà trovando soluzioni alternative.

venerdì 26 maggio 2017

Dieta: forza di volontà?





Vi siete mai rattristati per non avere abbastanza forza di volontà o autocontrollo?

Dieta mandata all'aria da una succulenta fetta di torta fatta in casa?
Palestra che salta per via della stanchezza o di qualche impegno all'ultimo momento?
Poco tempo e voglia di preparare un pasto equilibrato, quindi pizza per la terza sera consecutiva?
Tanti possono essere gli esempi, le emozioni, le ragioni e le giustificazioni per ognuno di essi;-)

E' frequente sentirsi in colpa e inadeguati perchè le buone intenzioni che ci si era ripromessi, ancora una volta, non vengono mantenute.

Per diverse persone, periodicamente, le intenzione relative a questo importante aspetto del benessere psico-fisico, si dissolvono e si ritorna alle vecchie abitudini, ai vecchi comportamenti e, molto spesso si recupera il peso corporeo perso in un primo momento con una dieta, o con il tentativo di modificare, una volta per tutte, il proprio stile di vita!

Motivazione e forza di volontà
Quando l' obiettivo è dimagrire, inizialmente, ci si sente molto motivati e ci si impegna tanto per realizzarlo. Ci si organizza meglio con i pasti, si fa attività fisica frequentemente, ci si rivolge ad un nutrizionista, e via dicendo..

A un certo punto la motivazione, anzi, la forza di volontà vengono messe a dura prova: emergono situazioni che rendono molto difficile continuare a seguire le regole che la dieta impone.
Ecco qualche esempio:
  • emozioni negative che fanno perdere il controllo sul cibo
  • situazioni sociali dove è presente molto cibo ed è facile cadere in tentazione
  • ritmi di vita stressanti che interferiscono con il dimagramento
In questi casi è comune dirsi “ Riuscirò a resistere con la mia forza di volontà”, “Devo avere forza di volontà per portare a termine la dieta”.
E' facile pensare che, siccome si ha la motivazione si abbia anche la forza di volontà per superare queste sfide.
A volte ci si riesce ma, a furia di controllare tutto, prima o poi si cede. 
La motivazione si riferisce a quanto è importante per noi quell'obiettivo e quanto ci vogliamo impegnare a raggiungerlo, ma non basta a portarci al traguardo, dobbiamo diventare anche bravi! Bravi nel gestire situazioni “rischiose”!

La forza di volontà quindi, dipende dalle conoscenze e dalle capacità che abbiamo a disposizione per far fronte alle situazioni più complesse che potrebbero portarci a perdere il controllo sul cibo o portarci ad abbandonare l'attività fisica.
Quindi dire: “non ho abbastanza forza di volontà” è un giudizio negativo verso sé stessi che mette in moto il solito circolo vizioso di vecchie abitudini.
Non occorre essere forti ma essere ABILI ed EFFICACI:-)

Quali situazioni, quali rischi?
Rientra nel normale comportamento umano mangiare:
  • quando si è sazi
  • per placare emozioni negative e spiacevoli
  • quando non si ha fame
  • quando si associa il cibo ad altre attività o situazioni
Quando si vuole perdere peso quindi occorre prestare la massima attenzione a questi comportamenti per poter individuare rischi e soluzioni.
Si diventa bravi quando si impara a far fronte a queste situazioni (ovviamente ognuno di noi ha le sue) senza sentirsi inadeguati e senza mangiare in eccesso.

A complicare le cose, in queste situazioni, sono le aspettative degli effetti positivi che avrà il cibo!
Per esempio: quando viviamo un'intensa emozione negativa (tristezza, rabbia, noia, frustrazione) sappiamo bene che appena mangeremo qualcosa staremo un po' meglio.
Lo sappiamo bene perchè lo abbiamo sperimentato più volte e ormai facciamo fronte a quell'emozione o sensazione solo così!
Questo circolo vizioso si può spezzare e si possono imparare altri modi per affrontare situazioni critiche senza usare il cibo!

Un altro esempio: gli inviti a cena o, peggio ancora, le festività durante una dieta.
Se non si ha un piano su come comportarti in queste occasioni gli atteggiamenti più frequenti saranno:
  • evitare, quindi provare disagio e frustrazione;
  • oppure infrangere le regole, sentirsi in colpa perchè non si è stati in grado di resistere e controllarsi e abbandonare la dieta.

Un aiuto psicologico
Un percorso psicologico che ha l'obiettivo la riduzione del peso in eccesso può essere molto utile per spezzare questo circolo vizioso e imparare a:

  • osservare tutte quelle situazioni critiche dove è più facile rivolgersi al cibo e imparare a gestirle in modo più efficace;
  • imparare dai propri errori senza viverli come fallimentari e catastrofici
  • rimettersi subito in “carreggiata”: recuperare la motivazione e ripartire. Se quella strategia non ha funzionato se ne trova un'altra più utile:-)
E 'il momento presente, quello che si fa da ora in poi, quello che conta”

Grazie....