Benessere Psicologico

Tutti noi abbiamo diritto, secondo l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) di sentirci a nostro agio nella nostra vita.
Secondo l'OMS per BENESSERE PSICOLOGICO si intende quello stato nel quale la persona riesce a sfruttare tutte le sue potenzialità per rispondere alle esigenze della vita quotidiana e a mantenere delle relazioni piene e soddisfacenti, adattandosi alle difficoltà trovando soluzioni alternative.

martedì 29 settembre 2015

Che stress!!! E in più sono pure a dieta!!!

Ci sono momenti nella vita in cui siamo soffocati da problemi, pensieri, troppo lavoro e, come se non bastasse pure pochi soldi. Il nostro corpo e la nostra mente vanno in sovraccarico perchè è davvero eccessiva la mole di cose e situazioni da gestire. Viviamo in uno stato di costante allerta!

MENTE-CORPO ci inviano dei segnali di allarme  per farci capire che ci dobbiamo fermare, anche per pochi minuti al giorno più volte, per prendere tempo e allentare la tensione.
Questi segnali possono essere: disturbi gastrointestinali, tensioni  muscolari, difficoltà a prendere sonno, nervosismo e ansie, FAME EMOTIVA e abbuffate.
Si, lo stress ci predispone a mangiare di più e inoltre è presente più cortisolo nel sangue. Questo ormone favorisce l'accumulo di massa grassa, quindi tendiamo ad ingrassare.

Ingrassiamo! Soluzione: andiamo a farci prescrivere una dieta o, peggio ancora ne seguiamo una di testa nostra.
Risultato: siamo più stressati di prima e è ancora più difficile cadere in tentazione e mangiare di più di quanto la nostra FAME VERA ci richiede.

Seguire una dieta senza prima pensare di più a noi e a come stare meglio non fa altro che sovraccaricarci di più e a viverci la frustrazione di un altro fallimento.
Prima di darci come obiettivo la perdita di peso diamoci un altro, fondamentale obiettivo: PRENDERCI CURA DI NOI STESSI.

Rispettarci, rispettare i nostri tempi, gestire meglio il tempo, comunicare con gli altri in maniera più efficace, imparare a fare attività fisica con piacere e imparare a rilassarsi sono solo alcuni modi per ridurre lo stress e migliorare il nostro rapporto con il cibo.
In questo modo riusciamo ad aderire più facilmente ad uno stile alimentare sano ed equilibrato perchè è diventato uno strumento con il quale ci vogliamo bene e che abbiamo imparato ad adattare alla nostra vita.

Le diete falliscono perchè sono poco attente alle esigenze delle persone e non possono essere seguite per lunghi periodi.

Vi è mai successo, che ne pensate??

venerdì 25 settembre 2015

Stare bene per perdere peso: Approccio Psicologico alla dieta

L’Approccio Psicologico  alla perdita di peso è un approccio a 360° dove la persona può accrescere il proprio Benessere Psicologico, non solo perdere peso. Anzi, la condizione di Benessere Psicologico facilita la perdita di peso e la mantiene a lungo nel tempo. 
  Solo quando stiamo bene riusciamo a darci    delle regole alimentari e a seguire uno stile di vita sano. Significa che siamo diventati bravi a prenderci cura di noi stessi, se non riusciamo a fare questo non c’è nessuna dieta che possa aiutarci.

Cosa si intende per  Benessere Psicologico?
“E’ una condizione di equilibrio fra la persona con le sue necessità e risorse, e l’ambiente in cui vive.
Ciò ci consente di affrontare al meglio le difficoltà della vita.
Questa condizione di equilibrio può essere rafforzata attraverso l’apprendimento di capacità che ci permettono di stare meglio con noi stressi e con gli altri.”

In un percorso Psicologico che ha come obiettivo il recupero del proprio Benessere e la perdita di peso le persone possono imparare a :
-        Fissare meglio i propri obiettivi (di peso e di crescita personale) e mantenere alta la motivazione;
-        Gestire meglio lo stress e le conseguenze a livello fisico e metabolico (quando siamo stressati il nostro metabolismo lavora male, rallenta un po’ e quindi no è semplice perdere peso);
-        Accrescere la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità, scoprendo un nuovo modo di affrontare i problemi e le piccole ansie quotidiane.

Dott.ssa Simona Serreri
Ordine Regione Sardegna n ° 1664
Psicologa Esperta in Counseling Psicologico e Gestione del Peso
 Tel. 345 142 5602

Il Diabete è differente!!! L'intervento psicologico nelle persone con diabete

Il Diabete è differente!!! L'intervento psicologico nelle persone con diabete

“ Devo controllare la glicemia: l'ho dimenticato, dovevo accompagnare mio figlio a scuola ed era tardi; Ho mangiato un cioccolatino, mi sento in colpa,ma non sono riuscito a controllarmi; La glicemia continua a salire,non serve l'attività fisica né privarsi dei dolci”
"Ormai sono grande, babbo e mamma non devono più aiutarmi a controllare la glicemia, posso farlo da solo, ma il Sabato sera mangio e bevo quello che mi pare" " Non potrò più fare sport o uscire a mangiare con gli amici" "sarò malato tutta la vita e mi dovrò privare di ogni cosa"..

Questi sono solo alcuni dei pensieri che  accompagno  coloro che soffrono di diabete o che hanno ricevuto da poco una diagnosi. In un primo momento la persona non riesce a mettere in pratica le indicazioni mediche, neppure le sente. 
Occorre un po' di tempo affinchè una persona accetti la patologia cronica e inizi a prendersi cura di sè. Ogni persona è differente e attraverso un percorso di cura differente. 

Vediamo come il supporto e la guida di uno PSICOLOGO può aiutare le persone con diabete a superare frustrazione, sconforto e stress legati alla gestione della malattia.

Il diabete è una patologia cronica molto impegnativa che comporta una modifica delle abitudini di vita: da una migliore gestione dell'alimentazione, ai controlli quotidiani e costanti della glicemia, all'esercizio fisico quotidiano, fondamentale per la stabilizzazione dei valori glicemici.
Spesso però le raccomandazioni dei medici non bastano per controllare meglio la malattia. I pazienti con diabete non riescono a mettere in pratica quello che sanno. Non riescono a farlo “proprio” e renderlo compatibile con il loro quotidiano.
Ognuno di loro vive un diabete differente dall'altro; differenze legate a significati che danno alla malattia, alle emozioni che ne derivano e ai modi di vivere diversi. (Lavoro, famiglia, tempo libero,interessi ecc. ecc. )
E' possibile andare incontro a sentimenti di inadeguatezza e frustrazione, ci si può scoraggiare e abbandonare i tentativi dimettere in pratica le buone abitudini che possono mantenerli in salute.

Le persone con diabete, spesso, hanno difficoltà a prendere le decisioni per la loro salute, fare delle scelte consapevoli, in quanto non si sentono pienamente responsabili della loro patologia.
Molti dei pazienti non si sentono capaci di gestire il LORO DIABETE e questa percezione viene rafforzata dalle continue raccomandazioni esterne (medici, parenti, familiari: devi controllarti, devi fare movimento...DEVI DEVI DEVI..).
Ma quali sono le difficoltà, i dubbi, i condizionamenti che impediscono alle persone con diabete di prendersi cura di se stessi? 
La relazione d'aiuto stretta nel Counseling Psicologico può facilitare la persona con diabete nell'esplorare i significati del SUO DIABETE promuovendo il cambiamento di comportamento e la crescita personale.

La diagnosi di diabete può mettere a dura prova una persona, far nascere molti dubbi e paure. Spesso le persone si vedono costrette a stravolgere i loro ritmi e i loro orari di punto in bianco.


Mail cambiamento non è mai immediato. 
Occorre lavorare gradualmente per ottenerlo, partendo da ciò che è importante per la persona, dalle sue priorità.

I pazienti con diabete devono ridefinire molte cose, ma non riescono a farlo da soli e senza prima aver accolto ed accettato le emozioni connesse a questa nuova situazione di salute.
La relazione di aiuto può facilitare, nelle persone con diabete, l'accettazione della patologia e la percezione positiva di se per poterla gestire e non farsi sopraffare dalle emozioni negative.

Nel Counseling Psicologico, lo psicologo guida la persona con diabete a diventare padrona delle proprie scelte.
Lo guida in una osservazione attenta e non giudicante delle sue esperienze, osservando meglio risorse e opportunità a disposizione per adattarsi alla nuova condizione che il diabete può portare.

Lo Psicologo imposta il lavoro con il paziente con diabete in maniera non direttiva,guidandolo dalla definizione del problema e all'individuazione di soluzioni alternative alle vecchie.

Psicologo e paziente lavorano insieme per IMPARARE A CAMBIARE



Se cerchi una psicologa che ti aiuti a superare le difficoltà e le sfide legate al diabete fissa un primo colloquio conoscitivo.


                                                                                    Dott.ssa Simona Serreri 
                                                                                             3451425602



Sindrome ovaio policistico. La bellezza nel riscoprire la propria Femminilità

Sindrome ovaio policistico

La bellezza nel riscoprire la propria Femminilità

La sindrome dell'ovaio policistico è uno dei disturbi ormonali più comuni presenti nelle donne in età fertile. E' caratterizzata da sintomi di androgenizzazione come acne, ipertricosi, irsutismo e irregolarità mestruali.
Spesso sono presenti cisti ovariche e sovrappeso e obesità con insulino-resistenza. Cioè, l'insulina prodotta non riesce a fare bene il suo lavoro, ossia, tenere sotto controllo lo zucchero nel sangue.
E' una condizione cronica e mette a dura prova le donne, sia per i sintomi fisici che le fanno sentire poco attraenti e desiderabili, sia per il fatto che rappresenta una delle prime cause di infertilità femminile. Una condizione che mette fortemente in discussione il “sentirsi” donna.
La terapia è naturalmente studiata in base alle esigenze e caratteristiche della donna ma in genere ha l'obiettivo di far perdere peso in modo da migliorare l'insulino resistenza e risolvere i sintomi legati all'androgenizzazione.
Perdere peso però non è come prendere una pastiglia. Significa modificare le proprie abitudini di vita, prendersi i propri spazi e i tempi per dedicarsi cure e attenzioni, volersi bene, modificare il proprio comportamento alimentare o far diventare l'attività fisica un momento fondamentale della giornata, piacevole e distensivo.

Prendersi cura del proprio corpo, amarlo e rispettarlo, anche con uno stile di vita sano e attivo, non è sempre così semplice per le donne con PCOS.
Il corpo viene spesso vissuto come un estraneo, come un limite all'espressione della femminilità e delicatezza femminile. Un limite nel poter vivere serenamente le relazioni e soddisfare il bisogno di vicinanza fisica ed emotiva, un limite al sentirsi donne.

Le donne con PCOS, per via dell'irsutismo, ipertricosi, alopecia e sovrappeso, possono provare sentimenti di vergogna verso loro stesse e il loro corpo, verso quelle caratteristiche che i canoni estetici descrivono come poco femminili.
Allo stesso tempo può emergere senso di colpa per la preoccupazione verso questi problemi estetici. Quasi non ci si sente autorizzate a soffrire per cose giudicate come frivolezze.
Negare la sofferenza rende ancora più complicato il seguire le indicazioni terapeutiche, comprese la modifica dello stile di vita con conseguente perdita di peso.
Negare la sofferenza significa non mettesi in ascolto delle emozioni più profonde che invece ci possono guidare nell'essere più amorevoli, attuando dei piccoli cambiamenti quotidiani.
Questi stati emotivi hanno come conseguenza l'allontanarsi dagli altri, nascondersi, privarsi del contatto fisico. Da una parte non piacersi, giudicarsi non attraenti e femminili, dall'altra il forte desiderio di essere amate e toccate ma il disagio per non riuscire ad avvicinarsi agli altri o farli avvicinare.
Ne consegue solitudine e ulteriore sofferenza emotiva. E' possibile che molte donne con PCSO non parlino con le amiche o i cari delle loro difficoltà legate ai problemi fisici ed estetici, al fatto di sentirsi “meno donne” per via della possibile infertilità. Si privano in questo modo di un'importante risorsa legata al sostegno sociale, alla condivisione di problematiche simili, per sentirsi meno sole e per scoprire insieme che la femminilità non è esclusivamente legata all'espressione corporea, alle forme, alla pelle liscia e alla possibilità di diventare mamma.

Ogni donna ha il diritto di scoprire ed esprimere la propria femminilità, mettendo a fuoco i suoi punti di forza e le sue risorse in ogni ambito della vita.
Mi vengono in mente i Diritti Sessuali dell'OMS secondo i quali OGNI DONNA ha diritto ad avere delle esperienze sessuali piacevoli, soddisfacenti e sane. Ha quindi diritto di raggiungere la salute sessuale esprimendosi liberamente senza nessun condizionamento o privazione, nel rispetto della libertà degli altri.

Tutto ciò non significa accettare passivamente le conseguenze, anche estetiche della malattia, ma darsi degli obiettivi di miglioramento e di crescita personale.

L'intervento di Counseling Psicologico può essere utile per migliorare la vita affettiva e relazionale delle donne, a partire dal rapporto con loro stesse e la propria emotività.
La relazione con la Psicologa diventa uno spazio di ascolto e accettazione incondizionata che può guidare le donne nel volersi bene, amarsi e valorizzarsi.
I vissuti emotivi più positivi stimoleranno le donne ad intraprendere più azioni di cura verso loro stesse, dai trattamenti estetici ad una alimentazione più sana ed ipocalorica, migliorando la percezione di stesse e della propria femminilità.


Simona Serreri

Psicologa
Esperta in Comportamento Alimentare e Gestione del Peso


Olbia