Sindrome ovaio policistico
La bellezza nel riscoprire
la propria Femminilità
La sindrome dell'ovaio
policistico è uno dei disturbi ormonali più comuni presenti nelle
donne in età fertile. E' caratterizzata da sintomi di
androgenizzazione come acne, ipertricosi, irsutismo e irregolarità
mestruali.
Spesso sono presenti
cisti ovariche e sovrappeso e obesità con insulino-resistenza. Cioè,
l'insulina prodotta non riesce a fare bene il suo lavoro, ossia,
tenere sotto controllo lo zucchero nel sangue.
E' una condizione cronica
e mette a dura prova le donne, sia per i sintomi fisici che le fanno
sentire poco attraenti e desiderabili, sia per il fatto che
rappresenta una delle prime cause di infertilità femminile. Una
condizione che mette fortemente in discussione il “sentirsi”
donna.
La terapia è
naturalmente studiata in base alle esigenze e caratteristiche della
donna ma in genere ha l'obiettivo di far perdere peso in modo da
migliorare l'insulino resistenza e risolvere i sintomi legati
all'androgenizzazione.
Perdere peso però non è
come prendere una pastiglia. Significa modificare le proprie
abitudini di vita, prendersi i propri spazi e i tempi per dedicarsi
cure e attenzioni, volersi bene, modificare il proprio comportamento
alimentare o far diventare l'attività fisica un momento
fondamentale della giornata, piacevole e distensivo.
Prendersi cura del
proprio corpo, amarlo e rispettarlo, anche con uno stile di vita sano
e attivo, non è sempre così semplice per le donne con PCOS.
Il corpo viene spesso
vissuto come un estraneo, come un limite all'espressione della
femminilità e delicatezza femminile. Un limite nel poter vivere
serenamente le relazioni e soddisfare il bisogno di vicinanza fisica
ed emotiva, un limite al sentirsi donne.
Le donne con PCOS, per
via dell'irsutismo, ipertricosi, alopecia e sovrappeso, possono
provare sentimenti di vergogna verso loro stesse e il loro corpo,
verso quelle caratteristiche che i canoni estetici descrivono come
poco femminili.
Allo stesso tempo può
emergere senso di colpa per
la preoccupazione verso questi problemi estetici. Quasi non ci si
sente autorizzate a soffrire per cose giudicate come frivolezze.
Negare
la sofferenza rende ancora più complicato il seguire le indicazioni
terapeutiche, comprese la modifica dello stile di vita con
conseguente perdita di peso.
Negare
la sofferenza significa non mettesi in ascolto delle emozioni più
profonde che invece ci possono guidare nell'essere più amorevoli,
attuando dei piccoli cambiamenti quotidiani.
Questi
stati emotivi hanno come conseguenza l'allontanarsi dagli
altri, nascondersi, privarsi del contatto fisico. Da una parte non
piacersi, giudicarsi non attraenti e femminili, dall'altra il forte
desiderio di essere amate e toccate ma il disagio per non riuscire ad
avvicinarsi agli altri o farli avvicinare.
Ne
consegue solitudine e ulteriore sofferenza emotiva. E' possibile che
molte donne con PCSO non parlino con le amiche o i cari delle loro
difficoltà legate ai problemi fisici ed estetici, al fatto di
sentirsi “meno donne” per via della possibile infertilità. Si
privano in questo modo di un'importante risorsa legata al sostegno
sociale, alla condivisione di problematiche simili, per sentirsi
meno sole e per scoprire insieme che la femminilità non è
esclusivamente legata all'espressione corporea, alle forme, alla
pelle liscia e alla possibilità di diventare mamma.
Ogni
donna ha il diritto di scoprire ed esprimere la propria femminilità,
mettendo a fuoco i suoi punti di forza e le sue risorse in ogni
ambito della vita.
Mi vengono in mente i Diritti Sessuali dell'OMS secondo i quali OGNI DONNA ha diritto ad avere delle esperienze sessuali piacevoli, soddisfacenti e sane. Ha quindi diritto di raggiungere la salute sessuale esprimendosi liberamente senza nessun condizionamento o privazione, nel rispetto della libertà degli altri.
Tutto
ciò non significa accettare passivamente le conseguenze, anche
estetiche della malattia, ma darsi degli obiettivi di miglioramento e
di crescita personale.
L'intervento
di Counseling Psicologico
può essere utile per migliorare la vita affettiva e
relazionale delle donne, a
partire dal rapporto con loro stesse e la propria emotività.
La
relazione con la Psicologa diventa uno spazio di ascolto e
accettazione incondizionata che può guidare le donne nel volersi
bene, amarsi e valorizzarsi.
I vissuti emotivi più
positivi stimoleranno le donne ad intraprendere più azioni di cura
verso loro stesse, dai trattamenti estetici ad una alimentazione più
sana ed ipocalorica, migliorando la percezione di stesse e della
propria femminilità.
Simona Serreri
Psicologa
Esperta in
Comportamento Alimentare e Gestione del Peso
Olbia
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