Benessere Psicologico

Tutti noi abbiamo diritto, secondo l'OMS (organizzazione mondiale della sanità) di sentirci a nostro agio nella nostra vita.
Secondo l'OMS per BENESSERE PSICOLOGICO si intende quello stato nel quale la persona riesce a sfruttare tutte le sue potenzialità per rispondere alle esigenze della vita quotidiana e a mantenere delle relazioni piene e soddisfacenti, adattandosi alle difficoltà trovando soluzioni alternative.

giovedì 28 dicembre 2017

Stress? Niente Paura!! Minicorso per ridurre lo stress DEDICATO alle MAMME:-)


Presentazione del Minicorso per ridurre lo stress DEDICATO ALLE MAMME:-) Mi presenterò e presenterò il percorso di 3 incontri che partirà il 20 gennaio presso la palestra Kinarmonia ad olbia. Un corso dove ogni mamma può prendersi del tempo per sè, ascoltare le proprie esigenze, trovare insieme alle altre strategie per rendere il quotidiano più LEGGERO e sperimentare tecniche di rilassamento utili ad allentare le tensioni.

giovedì 26 ottobre 2017

Diabete: perchè lo psicologo?

La diagnosi di diabete, così come di un' altra malattia cronica è un fulmine a ciel sereno nella vita del paziente. Ci si chiede "perchè proprio a me", ci si può sentire in colpa, viverlo inizialmente con vergogna. 


La diagnosi catapulta la persona nell'incertezza più totale:  "Che mi succederà?" "Che cosa dovrò fare? " "come farò?"La persona che riceve una diagnosi di diabete può provare ansia e depressione rispetto al vedere stravolte le sue abitudini, alimentari e sociali. Non è semplice nè immediato per il paziente accettare la diagnosi e tutto ciò che ne deriva: controlli, farmaci, dieta. 
La vita cambia all'improvviso...c'è un prima e un dopo la nuova diagnosi di diabete.

 Il dopo, è caratterizzato da un'immagine negativa di sè, il corpo "tradisce", non funziona più come prima. Il dopo è caratterizzato da numerosi gesti quotidiani che la persona deve imparare a svolgere da sola e deve inserire nella già complicata e stressante quotidianità. 
 E non è semplice accettare che questo problema durerà tutta la vita.

Non tutte le persone riescono ad adattarsi da sole a questa nuova condizione, e ciò può rendere ancora più difficile prendersi cura di sè con i controlli glicemici, la dieta e l'eventuale insulina. 
Se la persona non ritrova un'equilibrio psicologico dopo la diagnosi, avrà più difficoltà ad aderire alle terapie e alle nuove abitudini, influenzando negativamente il decorso della malattia e aumentando la probabilità di avere delle complicanze. 

Perchè un percorso psicologico, anche breve, può essere utile in caso di Diabete?

- Per comprendere cosa sta succedendo, soprattutto emotivamente; 

- Per ridurre ansia e stress a seguito della diagnosi: uno stress che può diventare "cronico" e alterare i valori glicemici. E' quindi, ancora più difficile, tenerli sotto controllo; 

- Per ridurre l'isolamento sociale e affettivo: spesso per paura o per vergogna si evitano situazioni sociali, si evita di uscire per non far sapere agli altri, per non mostrare il glucometro o per paura di far schizzare la glicemia. 

Ogni persona prova emozioni contrastanti rispetto al suo diabete e alle difficoltà quotidiane che deve affrontare. Lo spazio con lo psicologo rappresenta un momento per sè, dove mettere in ordine pensieri ed emozioni e RI- trovare la motivazione per prendersi cura di sè. 

Se ti ritrovi nelle difficoltà che ho descritto e vorresti superare ansia e stress per via del diabete, prenota una prima consulenza psicologica. 

Simona Serreri 
Psicologa
Olbia    345.14.25.602


http://www.portalediabete.org/il-diabete-tipo-1/educazione-terapeutica/69-il-diabete-batte-in-testa

martedì 24 ottobre 2017

capricci a tavola ?

Perché i bimbi a tavola fanno i #capricci
Tre riflessioni dalle quali partite: 1) emozioni come noia, tensione e rabbia possono essere confuse con la fame; 
2) spesso non siamo consapevoli di ciò e abbiamo imparato ad usare il cibo per stemperare le emozioni 3) meno siamo consapevoli del nostro comportamento alimentare, più tendiamo ad "imporre" gli stessi schemi ai bimbi, i quali non Hanno modo di riconoscere i propri segnali interni e scambiano il cibo come sostituto affettivo.. 




Risultati immagini per capricci a tavola






Prenota una consulenza psicologica per capire come: 

 1) migliorare i momenti dei pasti; 
2)  evitare  malumori e  urla.
3) diventare dei bravi educatori, come GENITORI, anche nell'alimentazione 

Ricevo ad Olbia :-)

giovedì 28 settembre 2017

Consulenze psicologiche gratuite per le settimane del BENESSERE PSICOLOGICO :-)


La dieta non basta per perdere e MANTENERE il peso corporeo. Vorremo comportarci in un modo o mangiare in un modo ma...........cosa ci spinge ad agire in modo contrario?? 
Se vi va di capire meglio come spezzare questo circolo vizioso: 
Il 5, il 6 e il 7 ottobre PRENOTATE la vostra consulenza psicologica gratuita! #settimanebenesserepsicologico #dimagrireconlopsicologo

lunedì 11 settembre 2017

Tra il dire e il fare: come riuscire a mettere in pratica i suggerimenti nutrizionali nell'alimentazione dei propri figli? Riflessioni per i genitori.



Di cibo e nutrizione se ne parla ovunque e i genitori hanno a disposizione molte, forse troppe, informazioni per nutrire i propri figli nel miglior modo possibile.
Nonostante le tantissime indicazioni nutrizionali però l'obesità infantile è in forte aumento e questo dato ci viene riferito in continuazione in un “sottofondo “ un po' paradossale.
L'eccesso di cibo lo percepiamo ovunque, l'eccesso di attenzioni rivolte al cibo è ovunque.
Programmi sul cibo, pubblicità irresistibili di cibi succulenti, ricette, diete infallibili, etc etc.
Non fanno che ripetere quanto sia importante mangiare sano, quanto sia fondamentale l'attività fisica ma, mettere in pratica è complicato!
In pochi considerano tutti i fattori che possono influenzare il comportamento alimentare e l'acquisizione di abitudini sane. Nessuno considera la complessità del quotidiano all'interno delle famiglie: poco tempo, pochi strumenti e spesso poca consapevolezza!

Il genitore spesso si ritrova nel bel mezzo di una lotta con il proprio bimbo per “convincerlo “ a mangiare le verdure, per convincerlo a non mangiare le merendine o per convincerlo a finire tutto ciò che gli è stato messo nel piatto.

La sola informazione nutrizionale, quindi, non basta a promuovere le abitudini sane.
Non rende consapevoli di tutto ciò che ci porta a mangiare di più, di meno, oppure ci porta a scegliere dei cibi piuttosto che altri!

Se vostro figlio non vuole mangiare le verdure, oppure fa i capricci perchè vuole mangiare solo patatite fritte oppure siete angosciati perchè non finisce mai quello che ha nel piatto è importante fermarsi e capire cosa sta succedendo invece che alimentare ansie e conflitti.
E' importante non mettere nessuna etichetta, (“Non ci riesco”; “Tanto non cambia”;”E' un mangione”; “non mangia niente”), ma osservare quello che avviene prima o durante i pasti. 


A cosa si deve prestare attenzione ?
Non esiste uno schema valido per tutti però è importante sapere che ognuno di noi ha imparato a usare il cibo senza avere fame e ciò può ostacolare una corretta informazione ai nostri figli.
Prima dobbiamo diventare più consapevoli delle nostre modalità alimentari  e poi stimolare nel proprio bimbo una maggiore attenzione ai corretti segnali  di fame e sazietà, limitando il mangiare in modo automatico.
E inoltre domandiamoci:
“Che esempi ha?” ,“Che succede prima dei pasti?”, “Avete mai dato cibo come premio o come forma di ricatto?”

Risultati immagini per bambini cibo


Gettare le basi per un'alimentazione equilibrata e consapevole è un compito difficile ma, con pazienza, si possono cambiare e migliorare tante cose.
Appassionatevi come se stiate insegnando loro un nuovo gioco o una bella canzone, condividete il più possibile, godetevi i pasti in leggerezza.
Di sicuro avrete raggiunto ottimi risultati in altre aree dell'educazione dei vostri figli, dovete solo comprendere quello che più funziona nell'educazione alimentare e alla salute:-)


Il momento del pasto è una lotta all'ultimo boccone? Non riuscite a far apprezzare frutta e verdura ai vostri  bimbi? Avete difficoltà a “contenere” la loro fame?
Chiama per un colloquio psicologico conoscitivo delle modalità alimentari familiari  e dei vostri bambini .

  Dott.ssa Simona Serreri 
  3451425602







lunedì 4 settembre 2017

Cos'è la fame emotiva?


Vi è mai capitato di mangiare e poi sentirvi in colpa? Vi è mai capitato di sentire una spinta irrefrenabile ad aprire il frigo e mangiare voracemente l'ultima fetta di torta?
Vi è mai capitato di ritrovarvi a finire un pacco di biscotti nonostante abbiate pranzato o  cenato da poco?

Se la risposta è SI avete mangiato senza avere fame, quella vera, quella fisiologica.
In realtà è un comportamento comune perchè, nel corso della nostra vita abbiamo imparato ad utilizzare il cibo in tante occasioni e il cibo spesso diventa una sorta di “consolatore emotivo” che ci distrae da emozioni spiacevoli.
Si, può capitare e possiamo anche scegliere di gratificarci con il cibo, ma deve essere una scelta consapevole. Dobbiamo capire cosa ci sta succedendo e saper distinguere la fame fisiologica da quella emotiva. In questo modo non comprometteremo il nostro peso e la nostra salute psicofisica.
Se mangiamo molto spesso senza fame siamo destinati ad ingrassare!
 La dieta dimagrante, da sola,  non aiuta a individuare le cause di questo comportamento, anzi, peggiora la situazione: aumentano frustrazione e perdita di controllo verso il cibo.

In quanto psicologa, non prescrivo diete, ma aiuto le persone a capire perchè mangiano anche quando non vogliono, anche quando dovrebbero controllarsi meglio per problemi di salute .

La fame emotiva è un tipo di fame che arriva improvvisamente quando determinate situazioni o pensieri provocano la voglia di cibo. Vediamo alcune caratteristiche:

  • Il cibo di cui abbiamo voglia non è un alimento qualsiasi ma cerchiamo cibi ricchi di carboidrati o grassi (comfort food= i cibi che danno conforto, che ci coccolano);
  • Non sentiamo lo stomaco brontolare e neppure debolezza che ci indicano invece che siamo a corto di energie;
  • Dopo aver mangiato per cause emotive emerge spesso il senso di colpa e di vergogna;
  • Non capiamo perchè mangiamo ma ci sentiamo “obbligati “ a farlo.
Tutto ciò se si ripete INCONSAPEVOLMENTE nel tempo peggiora il problema peso in quanti cercano di seguire una dieta dimagrante, sperimentando insuccessi e etichettandosi come “privi di forza di volontà”.






Le prime cose da fare sono:

  • liberarsi da queste etichette e conoscere i meccanismi psicologici delle diete. Dopo un periodo in cui si mangia poco e ci si priva di tutto, siamo portati a DISINIBIRCI nei confronti del cibo;
  • mettersi in ascolto di sé e entrare in contatto con l'emozione spiacevole che ci ostiniamo a soffocare con il cibo.
Questi due piccoli passi inizieranno ad alleviare il nostro senso di disagio e frustrazione rispetto al cibo.

Nel prossimo post altri piccoli “trucchetti” per riconoscere e gestire meglio la fame emotiva:-)


Se ti ritrovi in questa descrizione e vuoi vederci subito chiaro con il tuo rapporto con il cibo e con il peso corporeo fissa il tuo colloquio psicologico conoscitivo:-)

mercoledì 16 agosto 2017

Sentirsi tristi ad Agosto...

Si può!! Eccome se si può, lo dice la scienza! Avete presente quella fastidiosa malinconia domenicale? Della domenica sera in particolare? Mentre si avvicina il Lunedì e si sta già pensando alle migliaia di cose da fare, da organizzare, alla dieta, ai bambini che faranno i capricci, allo stress lavorativo. 
" Che ansia", pensiamo o diciamo!






Durante il mese estivo più caldo e più intenso si può provare, in maniera continuativa questa tensione e quest'ansia. 
Il fenomeno è chiamato "August blues" ed è uno stato di tristezza e di malinconia che possono sperimentare sia gli amanti dell'estate sia coloro che la detestano. 

I primi, sperimenteno malinconia perchè si avvicina la fine della loro stagione preferita, i secondi si sentiranno ancora più tesi perchè non vedono l'ora che finisca. 

In entrambi i casi non si riesce a vivere il presente, a STARE  in contatto con i propri bisogni e le proprie esigenze. Coloro che la amano vorrebbero fare tutto a tutti costi, con l'idea che, se non si fa tutto non si gode appieno di agosto e dei suoi divertimenti.
 Ci si sente in dovere di ESSERE SEMPRE   al massimo e di avere le stesse voglie e desideri della maggior parte delle persone.

Un altro aspetto è la paura per un nuovo inizio: nuovi progetti, di nuovo al lavoro, la scuola e tutto ciò che si aveva lasciato "in sospeso" prima dell'estate. E qui scattano un serie di timori ed ansie  per affrontare nuove e vecchie sfide. 

Risultato? non si riesce a VIVERE NEL QUI E ORA, in un mese che ci può regalare sorprese ed opportunità. 

Quali? Rallentare, prenderci del tempo per capire come vogliamo ripartire, cosa vogliamo raggiungere e cosa ci serve per farlo. E non mi riferisco esclusivamente a situazioni lavorative ma, semplicemente, anche al superamento di situazioni che non ci piacciono, che creano disagio e che vogliamo cambiare o modificare. 

... QUINDI... prestiamo attenzione a questa tensione, accogliamo e prendiamoci cura delle ansie estive! Probabilmente ci vogliono comunicare che quello che stiamo facendo o pensando non è ciò che ci serve per stare bene e occorre AGIRE un CAMBIAMENTO. 


- Se ti ritrovi nella descrizione della malinconia e tristezza di agosto e vuoi affrontarla e trasformarla chiamami per fissare un colloquio psicologico!

- Se la tua ansia si accentua proprio in questo periodo prenota il tuo colloquio psicologico! 

Ricevo ad Olbia in via dei Ginepri 

 cell. 3451425602

lunedì 26 giugno 2017

Vivere con la cronicità: nuovi significati di vita...

Il diabete, come tante altre malattie autoimmuni rappresentano una spaccatura  nella vita delle persone. Una spaccatura che divide un prima e un dopo l'insorgere della malattia. 

Quella spaccatura è dolorosa, difficile da rimarginare, difficile da metabolizzare e accettare. 
E' già complicato dare un senso alla vita, figuriamoci quando ci si mette una malattia cronica.  "Cosa ho fatto di male", "perchè proprio a me", sono alcune delle domande che, chi soffre di una patologia cronica si fa, e, a fasi alterne potrebbe continuare a porsi. 

L'accettazione di  una malattia cronica, che comporta lo stravolgimento di abitudini e vissuti emotivi, è un percorso con caratteristiche differenti da persona a persona. 

Si, una PERSONA, non un malato. Accettare una malattia cronica è vedersi e viversi come una persona nella sua individualità e peculiarità, tra le quali, la malattia. 

Forse non la sia accetta mai pienamente, forse  la si assorbe o  la si fa diventare carburante per la propria crescita personale. 

Il lavoro psicologico nei casi di diagnosi di una malattia cronica può essere davvero determinante per una maggiore adesione ai trattamenti medici e non solo. 
La cronicità comporta stress e sofferenza emotiva che, se non accolti e gestiti, possono avere conseguenze negative sul decorso medico e sulla qualità della vita.

Un percorso psicologico in queste situazioni potrebbe essere utile per: 

  • Gestire meglio lo stress derivante dalla malattia (ma non solo): in questo caso possono essere utilizzare delle tecniche di rilassamento basate sulla respirazione per  allentare le tensioni; oppure tecniche immaginative dove, attraverso la fantasia, il paziente viene guidato a scoprire nuovi modi di vedersi;
  • Migliorare l'adattamento alla nuova condizione: elaborando, insieme al paziente soluzioni ai problemi concreti che possono emergere dalla cronicità.
  • Mantenere alta la motivazione alla cura: nel diabete, cosi come in altre patologie, una persona deve compiere numerose azioni per controllare la sua salute e prendersi cura di sè. Può emergere stanchezza e insofferenza. La relazione d'aiuto con lo psicologo,rappresenta per i pazienti, uno spazio dove ricaricarsi e riscoprirsi bravi a gestire tutto. 
Perchè il coraggio non è avere sempre voglia di andare avanti, ma è andare avanti anche senza averne voglia:)

Se stai attraversando un momento difficile legato ad una malattia cronica prenota il tuo colloquio psicologico conoscitivo.
Ricevo ad olbia e arzachena. 




martedì 20 giugno 2017

Come seguire una dieta durante l' estate ? Riflessioni e consigli!


L'estate è una stagione faticosa sotto tanti aspetti: caldo esagerato, traffico selvaggio e voglia di totale evasione che non sempre può essere soddisfatta.
Durante l'estate qualsiasi impegno è portato a termine con maggiore fatica, anche gli impegni che prendiamo con noi stessi, con la nostra salute.
E' il caso della dieta, sia che si tratti di dieta dimagrante sia che si tratti di regime alimentare quotidiano.

Nel caso della DIETA DIMAGRANTE, cioè un'alimentazione orientata alla perdita di peso, tante possono essere le difficoltà che emergono durante l'estate.
Per chi ha la possibilità di staccare la spina e concedersi una vacanza è facile  abbandonarla o metterla in stand by. In questi casi la dieta può rappresentare un ulteriore dovere, un appesantimento, che contrasta con la voglia di evasione e  la necessità allontanarsi da tutto ciò che è routine.
Il risultato è mollare totalmente  i freni inibitori e non porsi nessun limite, con conseguenze demoralizzanti al termine delle vacanze dove ci si ritrova al punto di partenza.

Per chi invece non va in vacanza durante l'estate, o addirittura aumenta il proprio carico di lavoro, la dieta dimagrante è l'ennesima incombenza che si preferisce evitare o posticipare.
 Le cose si complicano in presenza di malattie croniche come per esempio  il diabete: il non riuscire a rispettare le regole alimentari comporta, non solo alterazioni glicemiche ma anche psicologiche.
Non ci si sente capaci di affrontare le situazioni più a rischio e ci si sente inadeguati e frustrati. Emozioni negative che fanno alterare ulteriormente la glicemia.


Anche la  DIETA QUOTIDIANA, cioè il regime alimentare abituale può essere messa a dura prova dai ritmi estivi. Pasti ad orari non proprio regolari, intolleranza verso fornelli e preparazioni e molte, troppe tentazioni. La disponibilità di cibo aumenta e a volte non è semplice dire di no!


Insomma, si fa presto a dire dieta e controllo del peso. Durante l'estate le cose si complicano e occorre avere chiaro ciò che è prioritario per ognuno di noi.
Non sempre infatti si hanno le energie e la concentrazione giusta per seguire una dieta, ma ciò non significa che non possiamo prenderci cura di noi stessi attraverso altre strategie.
Gestire meglio lo stress, il tempo, le relazioni e migliorare il modo in cui si  affrontano  i problemi può essere utile a ricaricarci e a  migliorare l'equilibrio psicofisico.
Ritrovando maggiore stabilità  è più semplice rintracciare le energie giuste per affrontare una dieta, o semplicemente riuscire a rispettare i propri segnali di fame e sazietà. Un'abilità molto importante che ci consente di mangiare QUELLO CHE CI SERVE. 

Ecco alcuni suggerimenti pratici per tenere sotto controllo il peso durante l'estate:

  • pianificare: la spesa in modo dettagliato. Scegliere quando ci viene può comodo farla  senza sovraccaricarci di stress e caldo. NON andare  impreparati. Redigere una lista ci aiuterà a lasciare al market ogni inutile tentazione;
  • giocare di anticipo: pianificare anche gli eventuali sgarri che diventeranno come dei premi dei momenti meritati di piacere;
  • scegliere con cura l'attività fisica: durante l'estate anche il metabolismo ci mette i bastoni tra le ruote. Possiamo contrastare il suo rallentamento sperimentando e scegliendo un'attività che ci piaccia veramente. Qualcosa che abitui il corpo al benessere e sia comodo da mantenere. 



Se cerchi una psicologa che ti aiuti a perdere e mantenere peso corporeo contattami per avere una consulenza personalizzata.

Ricevo a olbia  in VIA GENOVA 55 .
cell. 3451425602

lunedì 19 giugno 2017

Benessere psicologico estivo: 3 colloqui a costo agevolato



L'estate non è vissuta da tutti con leggerezza e spesso non è sinonimo di relax. 

Per diverse persone può rappresentare una fonte di stress e malessere psicofisico: ansia, irritabilità, umore basso, difficoltà a seguire dieta e attività fisica !
Il pacchetto BENESSERE PSICOLOGICO è uno spazio di ascolto e di accoglienza per le varie forme di malessere estivo che possono rendere più complicato il quotidiano.
Uno spazio dove “ri-sintonizzarsi” con se stessi e orientarsi nella comprensione di cosa è più utile ad aumentare il proprio BENESSERE.


sabato 17 giugno 2017

Pacchetto BENESSERE PSICOLOGICO



Pacchetto estivo BENESSERE PSICOLOGICO
3 colloqui a costo agevolato

L'estate non è vissuta da tutti con leggerezza e spesso non è sinonimo di relax.
Per diverse persone può rappresentare una fonte di stress: temperature elevate, eccessivo o ridotto carico di lavoro, cambiamenti nel ciclo sonno-veglia, modifica delle abitudini quotidiane, difficoltà a gestire dieta o attività fisica.
Tutto ciò può creare disagio e malessere caratterizzati da: forme di ansia, insonnia, irritabilità e basso tono dell'umore.

Il pacchetto BENESSERE PSICOLOGICO è uno spazio di ascolto e di accoglienza per le varie forme di malessere estivo che possono rendere più complicato il quotidiano.
Uno spazio dove “ri-sintonizzarsi” con se stessi e orientarsi nella comprensione di cosa è più utile ad aumentare il proprio BENESSERE.

Il pacchetto prevede 3 colloqui psicologici ad un costo agevolato di 110 € (riduzione del 20% sulla tariffa ordinaria), acquistabile da Giugno ad Agosto.
Al termine del pacchetto, per l'eventuale proseguimento del percorso psicologico, verrà applicata la tariffa ordinaria.

Per info e appuntamenti
Dott.ssa Simona Serreri
3451425602



venerdì 26 maggio 2017

Dieta: forza di volontà?





Vi siete mai rattristati per non avere abbastanza forza di volontà o autocontrollo?

Dieta mandata all'aria da una succulenta fetta di torta fatta in casa?
Palestra che salta per via della stanchezza o di qualche impegno all'ultimo momento?
Poco tempo e voglia di preparare un pasto equilibrato, quindi pizza per la terza sera consecutiva?
Tanti possono essere gli esempi, le emozioni, le ragioni e le giustificazioni per ognuno di essi;-)

E' frequente sentirsi in colpa e inadeguati perchè le buone intenzioni che ci si era ripromessi, ancora una volta, non vengono mantenute.

Per diverse persone, periodicamente, le intenzione relative a questo importante aspetto del benessere psico-fisico, si dissolvono e si ritorna alle vecchie abitudini, ai vecchi comportamenti e, molto spesso si recupera il peso corporeo perso in un primo momento con una dieta, o con il tentativo di modificare, una volta per tutte, il proprio stile di vita!

Motivazione e forza di volontà
Quando l' obiettivo è dimagrire, inizialmente, ci si sente molto motivati e ci si impegna tanto per realizzarlo. Ci si organizza meglio con i pasti, si fa attività fisica frequentemente, ci si rivolge ad un nutrizionista, e via dicendo..

A un certo punto la motivazione, anzi, la forza di volontà vengono messe a dura prova: emergono situazioni che rendono molto difficile continuare a seguire le regole che la dieta impone.
Ecco qualche esempio:
  • emozioni negative che fanno perdere il controllo sul cibo
  • situazioni sociali dove è presente molto cibo ed è facile cadere in tentazione
  • ritmi di vita stressanti che interferiscono con il dimagramento
In questi casi è comune dirsi “ Riuscirò a resistere con la mia forza di volontà”, “Devo avere forza di volontà per portare a termine la dieta”.
E' facile pensare che, siccome si ha la motivazione si abbia anche la forza di volontà per superare queste sfide.
A volte ci si riesce ma, a furia di controllare tutto, prima o poi si cede. 
La motivazione si riferisce a quanto è importante per noi quell'obiettivo e quanto ci vogliamo impegnare a raggiungerlo, ma non basta a portarci al traguardo, dobbiamo diventare anche bravi! Bravi nel gestire situazioni “rischiose”!

La forza di volontà quindi, dipende dalle conoscenze e dalle capacità che abbiamo a disposizione per far fronte alle situazioni più complesse che potrebbero portarci a perdere il controllo sul cibo o portarci ad abbandonare l'attività fisica.
Quindi dire: “non ho abbastanza forza di volontà” è un giudizio negativo verso sé stessi che mette in moto il solito circolo vizioso di vecchie abitudini.
Non occorre essere forti ma essere ABILI ed EFFICACI:-)

Quali situazioni, quali rischi?
Rientra nel normale comportamento umano mangiare:
  • quando si è sazi
  • per placare emozioni negative e spiacevoli
  • quando non si ha fame
  • quando si associa il cibo ad altre attività o situazioni
Quando si vuole perdere peso quindi occorre prestare la massima attenzione a questi comportamenti per poter individuare rischi e soluzioni.
Si diventa bravi quando si impara a far fronte a queste situazioni (ovviamente ognuno di noi ha le sue) senza sentirsi inadeguati e senza mangiare in eccesso.

A complicare le cose, in queste situazioni, sono le aspettative degli effetti positivi che avrà il cibo!
Per esempio: quando viviamo un'intensa emozione negativa (tristezza, rabbia, noia, frustrazione) sappiamo bene che appena mangeremo qualcosa staremo un po' meglio.
Lo sappiamo bene perchè lo abbiamo sperimentato più volte e ormai facciamo fronte a quell'emozione o sensazione solo così!
Questo circolo vizioso si può spezzare e si possono imparare altri modi per affrontare situazioni critiche senza usare il cibo!

Un altro esempio: gli inviti a cena o, peggio ancora, le festività durante una dieta.
Se non si ha un piano su come comportarti in queste occasioni gli atteggiamenti più frequenti saranno:
  • evitare, quindi provare disagio e frustrazione;
  • oppure infrangere le regole, sentirsi in colpa perchè non si è stati in grado di resistere e controllarsi e abbandonare la dieta.

Un aiuto psicologico
Un percorso psicologico che ha l'obiettivo la riduzione del peso in eccesso può essere molto utile per spezzare questo circolo vizioso e imparare a:

  • osservare tutte quelle situazioni critiche dove è più facile rivolgersi al cibo e imparare a gestirle in modo più efficace;
  • imparare dai propri errori senza viverli come fallimentari e catastrofici
  • rimettersi subito in “carreggiata”: recuperare la motivazione e ripartire. Se quella strategia non ha funzionato se ne trova un'altra più utile:-)
E 'il momento presente, quello che si fa da ora in poi, quello che conta”

Grazie....












venerdì 24 marzo 2017

Estate, diete e approccio psicologico!








Si avvicina l'estate e per molte persone viene vissuta come un periodo di forte crisi.
Un periodo dove ci si scopre e dove si fanno bilanci rispetto alla propria forma fisica.
Può emergere disagio, insoddisfazione, ma anche vergogna al pensiero di spogliarsi e andare in spiaggia.

Che fare? Ennesima dieta che non verrà seguita? Prodotti miracolosi?

Sovrappeso e obesità sono condizioni sempre più frequenti che si parla addirittura di una vera e propria “epidemia”!
Se solo la dieta funzionasse e permettesse di mantenere a lungo il peso corporeo non ci sarebbe nessuna epidemia.
Ma perchè le diete DA SOLE non risolvono DEFINITIVAMENTE il problema?

E quali sono le cause che possono portare, a lungo andare, condizioni di sovrappeso e obesità?
Eccone alcune:

  • Ripetuti fallimenti nello stare a dieta
  • Sindrome dello yo-yo, che rallenta e blocca il dimagrimento
  • Sedentarietà
  • Bisogno di compensare le difficoltà quotidiane attraverso l'assunzione di “comfort food”
  • Perdita del senso di fame e sazietà
  • Mancanza di contatto con le proprie emozioni
  • Percezione distorta delle forme corporee
  • Mancanza di fiducia nelle proprie capacità di migliorarsi
  • Modelli di bellezza imposti dai media irrealistici e irraggiungibili
  • Bombardamento pubblicitario che influenza le scelte di acquisto

Quindi: 
Se vogliamo dimagrire, non riprendere i kg persi, non farci prendere dall'ansia e dall'emotività ed essere soddisfatti della nostra forma fisica, dobbiamo diventare più consapevoli di noi stessi e di ciò che influenza la nostra alimentazione e il nostro stile di vita!

Per dimagrire e mantenere i kg persi, non basta sapere cosa dobbiamo mangiare o seguire la dieta del momento ma occorre agire sui PENSIERI, EMOZIONI e COMPORTAMENTO!
Un percorso psicologico per perdere peso e mantenerlo a lungo consente di:

  • Imparare ad affrontare lo stress:
    Lo stress infatti blocca il metabolismo e impedisce la perdita dei chili di troppo.
  • Limitare la fame nervosa/emotiva:
    Impedire che il cibo diventi l'unico modo di contrastare le emozioni negative
  • Mantenere alta la motivazione per la attività fisica:
    Unica vera garanzia per il MANTENIMENTO del peso. Trasformarla in un gesto di cura verso sè stessi è la chiave!
Quindi:
In vista dell'estate meglio non ridursi all'ultimo momento e vivere l'ennesima esperienza frustrante e demotivante!

L'approccio psicologico alla dieta tiene conto della PERSONA nella sua unicità e complessità, permettendo il raggiungimento di un risultato efficace e duraturo.

venerdì 10 marzo 2017

L'industria della dieta









Tante, troppe le figure che si occupano di alimentazione e dimagramento!
Troppe le figure che non hanno nessun tipo di competenza scientifica o nutrizionale e motivano tantissime persone a perdere peso! Come? proponendo sostitutivi del pasto che hanno gli stessi nutrienti dei pasti normali o dei cibi che la natura stessa ci offre!
Inoltre la perdita e il mantenimento del peso sono influenzati anche da fattori cognitivi ed emotivi ed è FONDAMENTALE  diventarne consapevoli per raggiungere BENESSERE PSICOLOGICO  e, di conseguenza un peso ragionevole, cioè un peso che ci faccia sentire a nostro agio!

Ben il 40% di persone che seguono una dieta la interrompono e molto spesso i kg persi vengono recuperati! Quindi sono altri i fattori che intervengono nello stabilizzare il peso corporeo: biologici e cognitivo-comportamentali, cioè i pensieri e i comportamenti.
Inoltre: mangiamo solo per fame? Il comportamento alimentare è condizionato da emozioni, motivazioni, stress, pensieri! Spesso la dieta non ci consente di rintracciarli e capire ciò di cui abbiamo davvero bisogno, limitando l'uso di cibo come compensatore emotivo.
L'approccio Psicologico alla dieta quindi può essere utile per:
  • comprendere le cause della FAME NERVOSA - EMOTIVA e limitarne l'insorgenza;
  • comprendere tutto ciò che influisce sulle proprie scelte alimentari e attuare piccole CORREZIONI QUOTIDIANE: gestione della spesa, pianificazione dei pasti, gestione dei gusti ed esigenze dei familiari,
  • imparare a tollerare le frustrazioni, errori e insuccessi nel processo di perdita di peso e MANTENERE ALTA LA MOTIVAZIONE;
  • imparare a PRENDERSI CURA DI SÈ rafforzando propria la soddisfazione personale per limitare l'uso del cibo come fonte di piacere;
  • imparare a darsi delle REGOLE per mantenere un'adeguata attività fisica;
  • imparare a mantenere un' IMMAGINE CORPOREA POSITIVA a prescindere dal peso

Vi posto questo interessantissimo video di un nutrizionista che ci spiega proprio perchè i pasti sostitutivi non funzionano e possono essere addirittura dannosi...
buon week end!!


https://www.youtube.com/watch?v=hSjTtoMX7Ws&sns=fb







































































mercoledì 1 febbraio 2017

"Dalla Dieta al Benessere: 5 strategie per PERDERE e MANTENERE il peso corporeo"


Vi aspetto il 17 Febbraio alle h. 11 presso la Parafarmacia Althea, via Roma 150, Olbia


Incontro gratuito presso Parafarmacia Althea  via Roma, Olbia.

Piccoli suggerimenti per perdere peso e soprattutto MANTENERLO!

Basta con lo yo-yo del peso! Seguire una dieta non è semplice e occorrono sostegno, motivazione e abilità nel prendersi cura di sè:-)

Ci vediamo il 17 Febbraio alle ore 11!
L'incontro durerà un'ora.  E' gradita la prenotazione telefonica.

Dott.ssa Simona Serreri: 3451425602

Buona giornata a tutti!!!

martedì 31 gennaio 2017

L' autostima può cambiare: consigli per migliorarla!

Dicevamo...

C'eravamo lasciati sul come sia fondamentale prendere coscienza del proprio valore a prescindere dal peso corporeo!
Con le donne che si rivolgono a me come Psicologa, ad olbia, avviamo dei percorsi dove possono imparare ad apprezzarsi di più e, di conseguenza, a prendersi cura di sè, anche con un adeguato stile alimentare.
Solo così si può avere una soddisfazione personale tale da favorire la perdita e il mantenimento del peso corporeo.

Anche nelle relazioni...

Le conseguenze positive dell'avere una buona autostima non si contano:-)
Una buona autostima è anche una garanzia anche per stare bene anche in coppia!
Ancora oggi però una trappola culturale legata al genere femminile è quella di “sentirci qualcuno solo in relazione ad altri...o ad un altro”.
Quindi abbiamo una buona stima di noi solo se abbiamo trovato l'uomo della nostra vita o solo se siamo stimate e apprezzate dagli altri.
Insomma, ancora troppo spesso è facile cercare la felicità all'esterno.
Vero è che, la nostra autostima è influenzata sia dalle nostre caratteristiche di personalità, sia da come abbiamo vissuto in relazione agli altri fin dalla nascita.
Ci portiamo dentro quanto ci siamo sentite amate e apprezzate.
Ognuna di noi ha avuto esperienze negative che hanno influenzato o influenzano le relazioni amorose o la relazione con noi stesse (poca cura di sé, poca fiducia ecc).
Ma, possiamo imparare un nuovo modo di costruire e consolidare l'autostima! Possiamo imparare ad avere un nuovo rapporto con noi stesse ed essere felici!
Eh, si l'autostima non è qualcosa di statico e immutabile, ma possiamo modificarla, migliorarla.
D'altronde tutto è in continuo mutamento, noi incluse:-)

Piccoli passi per migliorare l'autostima!

Ma perchè è così impostante l'autostima? Perchè determina ciò che crediamo di poter realizzare:-)

Se ci stimiamo pensiamo di meritarci qualcosa di valore e allora ci impegnamo per ottenerlo.
Cosi facendo cambia anche la nostra visione della vita:-)
Che dite, vale la pena fare qualcosa per modificarla? Ricordiamoci che non nasciamo con una buona o bassa autostima ma possiamo cambiarla nelle varie fasi della nostra esistenza.

Ecco alcuni consigli per migliorare la propria autostima:

  • Rafforza i tuoi punti forti: trovali e diventa ancora più brava:-)
  • Poniti degli obiettivi e agisceì: e se sei bloccata dalla paura suddividili in piccoli passi..Naturalmente esulta e premiati tantissimo al compimento di ogni piccolo passo!
    Scrivi una lista dei tuoi obiettivi e inizia dal più semplice (per te) da raggiungere.
  • Prenditi cura del tuo aspetto: migliora il tuo look anche se non hai un fisico perfetto. Trova e prova tutto ciò che ti piace e ti valorizza. Basta poco, non devi spendere chissacchè..
  • Scegli di sorridere alla vita: sforzati e ti verrà più facile e ti consentirà maggiore apertura alla vita
  • Trova e frequenta persone animate da ideali: persone alle quali ispirarti, in rado di incoraggiarti
  • Trasforma le critiche in spunti per migliorarti: anche e soprattutto per le autocritiche!!

..e Infine nutriti di tutto ciò che arricchisce la tua interiorità, la tua essenza vitale. Rimani connessa con la vita a 360°!

Se hai dubbi o non riesci a mettere in pratica uno di questi punti prenota un colloquio psicologico a Olbia :-)